Educazione Civica
CONTENUTO DELLA LEGGE N. 92 DEL 2019
Il 1° agosto 2019 è stata approvata la legge n. 92 che ha reintrodotto lo studio dell’Educazione civica in tutti gli ordini di scuola. La legge prevede che la sua decorrenza abbia inizio a partire «dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore della legge».
Il provvedimento è stato pubblicato sulla G.U. del 21 agosto 2019. Stante la necessità di garantire il periodo di «vacatio legis» (che è generalmente di 15 giorni e che serve ai cittadini per venire a conoscenza della legge), l’entrata in vigore è slittata al 5 settembre 2019, ad anno scolastico già iniziato. Questo ha fatto venir meno il presupposto della sua immediata applicabilità e il rinvio a partire dall’anno scolastico 2020/2021.
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI E ORGANIZZATIVE DEL NUOVO INSEGNAMENTO (ART. 2)
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Per ulteriori approfondimenti su competenze e obiettivi di apprendimento si fa rinvio alla prossima pubblicazione delle Linee guida, la cui stesura è stata affidata dal Ministro a un apposito Comitato Tecnico Scientifico.
LA VALUTAZIONE DEL NUOVO INSEGNAMENTO
Secondo quanto previsto dalla legge n. 92/2019 l’insegnamento dell’Educazione civica è oggetto di valutazione periodica e finale ai sensi della normativa vigente (DPR del 22 giugno2009 n. 112 e D. Lgs. del 13 aprile 2017 n. 62).
È questa una delle novità più importanti contenute nella legge, che pone alle scuole la necessità di individuare dei criteri di valutazione specifici che tengano conto anche della trasversalità del suo insegnamento.
La legge non contiene indicazioni specifiche sulla valutazione dell’Educazione civica, salvo eventuali novità che dovessero intervenire con l’approvazione delle Linee guida.
L’assenza di indicazioni, tuttavia, non impedisce alle scuole di fare una riflessione e condividere degli elementi che potrebbero essere oggetto di valutazione, considerato che già da alcuni anni i docenti sono chiamati a valutare, tra le competenze acquisite dagli studenti, quella specifica sulla cittadinanza.
La valutazione della “Competenza in materia di cittadinanza” (così come declinata nell’ultima Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 2018) può rappresentare l’orizzonte di riferimento per i docenti, al fine di dare valore al nuovo insegnamento che deve essere improntato come modello di apprendimento per competenze, organizzato attraverso esperienze condivise con i ragazzi, piuttosto che sulla semplice trasmissione di conoscenze.
COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA
(Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018)
La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.
La competenza in materia di cittadinanza si fonda sulla conoscenza dei concetti e dei fenomeni di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni lavorative, la società, l’economia e la cultura.
Essa presuppone la comprensione dei valori comuni dell’Europa, espressi nell’articolo 2 del trattato sull’Unione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Comprende la conoscenza delle vicende contemporanee nonché l’interpretazione critica dei principali eventi della storia nazionale, europea e mondiale.
Abbraccia inoltre la conoscenza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti sociali e politici oltre che dei sistemi sostenibili, in particolare dei cambiamenti climatici e demografici a livello globale e delle relative cause.
È essenziale la conoscenza dell’integrazione europea, unitamente alla consapevolezza della diversità e delle identità culturali in Europa e nel mondo. Vi rientra la comprensione delle dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e del modo in cui l’identità culturale nazionale contribuisce all’identità europea.
Per la competenza in materia di cittadinanza è indispensabile la capacità di impegnarsi efficacemente con gli altri per conseguire un interesse comune o pubblico, come lo sviluppo sostenibile della società.
Ciò presuppone la capacità di pensiero critico e abilità integrate di risoluzione dei problemi, nonché la capacità di sviluppare argomenti e di partecipare in modo costruttivo alle attività della comunità, oltre che al processo decisionale a tutti i livelli, da quello locale e nazionale a quello europeo e internazionale.
Presuppone anche la capacità di accedere ai mezzi di comunicazione sia tradizionali sia nuovi, di interpretarli criticamente e di interagire con essi, nonché di comprendere il ruolo e le funzioni dei media nelle società democratiche.
Il rispetto dei diritti umani, base della democrazia, è il presupposto di un atteggiamento responsabile e costruttivo. La partecipazione costruttiva presuppone la disponibilità a partecipare a un processo decisionale democratico a tutti i livelli e alle attività civiche.
Comprende il sostegno della diversità sociale e culturale, della parità di genere e della coesione sociale, di stili di vita sostenibili, della promozione di una cultura di pace e non violenza, nonché della disponibilità a rispettare la privacy degli altri e a essere responsabili in campo ambientale.
L’interesse per gli sviluppi politici e socioeconomici, per le discipline umanistiche e per la comunicazione interculturale è indispensabile per la disponibilità sia a superare i pregiudizi sia a raggiungere compromessi ove necessario e a garantire giustizia ed equità sociale.
Sulla base degli elementi di conoscenza specificati all’interno della legge 92/2019 e della descrizione della competenza da parte del legislatore europeo, si possono definire alcuni indicatori per la valutazione di questo nuovo insegnamento.
Avendo come punto di riferimento gli elementi tipici delle competenze (conoscenze, abilità e atteggiamenti) si possono indicare i seguenti obiettivi di valutazione:
• impegnarsi con gli altri per conseguire un interesse comune;
• sviluppare il pensiero critico;
• sviluppare argomenti;
• partecipare in modo costruttivo e democratico alle attività della società;
• saper accedere ai mezzi di comunicazione, interpretarli criticamente e saper interagire con essi;
• avere un atteggiamento responsabile e costruttivo.
Di seguito si presenta una possibile griglia di indicatori con la descrizione dei diversi livelli
di valutazione.